Ci sono montagne che si guardano. E poi ci sono montagne che si sentono. Il Monte Pelmo e l’Antelao, i due giganti delle Dolomiti Bellunesi, sono così: non si limitano a offrire paesaggi spettacolari, ma ti entrano dentro, ti parlano di silenzio, di forza, di bellezza pura.
Sono le cattedrali di pietra che dominano vallate e sentieri, custodi di storie antiche e di emozioni indimenticabili. Le Dolomiti non si conquistano. Si amano. E questi due giganti ti ruberanno il cuore.
Il Monte Pelmo: la “Carega del Padreterno”
Maestoso, isolato, inconfondibile: il Pelmo (3.168 m) si staglia come un trono nel cielo. I locali lo chiamano la Carega del Padreterno, la sedia di Dio, per la sua forma regale e solenne. Salire al Rifugio Venezia, ai piedi della parete sud, è un’esperienza che resta nel cuore. Da lì si aprono viste impareggiabili sul Civetta, il gruppo del Bosconero e l’Antelao stesso. I più esperti possono affrontare il giro del Pelmo, un anello spettacolare che abbraccia la montagna, tra pascoli, rocce e passaggi emozionanti come il Passo di Rutorto e il celebre tratto attrezzato delle Cenge. Ma c’è qualcosa di ancora più antico: le orme dei dinosauri, impresse nella roccia a oltre 2.000 metri d’altitudine. Un luogo sospeso nel tempo, dove si cammina letteralmente sul passato della Terra.