Le origini rurali di Borca affondano in secoli di vita contadina e pastorale, quando la sopravvivenza dipendeva dall’armonia con la montagna. Ogni stagione dettava un ritmo preciso: la fienagione estiva, il taglio del bosco in autunno, la cura degli animali nelle stalle durante l’inverno e il ritorno alla vita all’aria aperta con la primavera.
Ancora oggi, passeggiando per le frazioni di Villanova, Corte o Cancia, si possono osservare i tabià (i tipici fienili in legno), i muri a secco, le fontane di pietra e i piccoli orti familiari, che parlano silenziosamente della cultura del fare: semplice, ingegnosa, resistente.