Ci sono luoghi che non si attraversano soltanto con i passi, ma che si vivono con ogni fibra del corpo, che entrano dentro come un sussurro antico, come un respiro che si fa più ampio. Le Dolomiti Bellunesi, e in particolare i paesaggi incantati che circondano Borca di Cadore, appartengono a questa dimensione: non sono solo montagne, ma cattedrali di pietra e luce, scolpite dal tempo e accese dal cielo.
Chi arriva in questa valle, stretto tra le vette della Croda Marcora, del Monte Antelao e del Pelmo, si trova subito immerso in un mondo sospeso, dove ogni dettaglio, un filo d'erba, un torrente cristallino, un gioco d'ombre tra le rocce, racconta milioni di anni di storia geologica e umana. Un tempo qui si estendeva un mare tropicale, popolato da barriere coralline, atolli e creature marine. Poi, un lento e straordinario mutamento ha sollevato il fondale verso il cielo, e ciò che era sommerso si è trasformato in uno dei paesaggi più spettacolari del pianeta. La Dolomia, con la sua particolare composizione a base di dolomite, ha dato vita a guglie chiare e svettanti, capaci di riflettere la luce come nessun’altra roccia al mondo.